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Per i consumatori la migliore burrata e’ made in Marche

(ANSA) – ROMA, 16 MAR – Le Marche scalzano a sorpresa la Puglia nella graduatoria dei consumatori delle migliori burrate.

Il sondaggio, che premia un prodotto alimentare del centro Italia, è frutto di una ricerca Iri che ha coinvolto 12mila utenti di mercato. Tra i fattori vincenti la realizzazione senza lattosio del formaggio in linea con l’incremento della richiesta dei prodotti salutari e salutistici. La vittoria premia anche un territorio recentemente colpito dal territorio, quello del Gran Sasso e dei Monti Sibillini.

L’azienda produttrice del prodotto 2018 eletto dai consumatori “prodotto dell’anno” è del caseificio Sabelli che si piazza al primo posto nelle categorie Mozzarella e Burrata e “Formaggi senza lattosio”. Il prodotto merceologico, realizzato con la burratina, stracciatella di burrata e burratina, è l’ultimo prodotto messo in commercio dal caseificio marchigiano ed è nato – si legge in una nota- per venire incontro alle più moderne esigenze di consumo: non solo per chi è intollerante al lattosio, ma anche per chi sceglie una dieta sana e leggera. La linea di burrate Sabelli è realizzata con latte e crema di latte 100% italiani.

Il Gruppo Sabelli, con 123.000 tonnellate di latte fresco lavorato all’anno, 3 siti produttivi e 451 dipendenti e collaboratori, è stato fondato nel 1921 e trasferito ad Ascoli Piceno nel 1978. Sabelli Spa ha acquisito nel 2016 la Trevisanalat di Castelfranco Veneto e la Ekolat in Slovenia dando vita a uno dei più poli italiani più importanti per la produzione di mozzarella.(ANSA).

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Ascoli, Sabelli al Liceo Scientifico ”Orsini” per i progetti di start up degli studenti

Ieri pomeriggio, presso il Liceo Scientifico “Antonio Orsini” di Ascoli Piceno, Angelo Davide Galeati, amministratore delegato di Sabelli Spa, ha preso parte alla presentazione dei progetti realizzati dagli studenti nell’ambito del modulo di alternanza scuola-lavoro “Start-up training at School”, che ha avuto come docente Gianluca Vagnarelli dell’Università di Macerata e come coordinatrice la professoressa Vincenza Valocchi.

L’incontro ha offerto l’occasione, a ognuno dei cinque team in cui sono stati suddivisi gli studenti, di illustrare direttamente ai rappresentanti delle aziende coinvolte nel progetto i risultati del lavoro svolto in classe. La presentazione è avvenuta nella forma di un “elevator pitch”, un breve discorso di spiegazione di un’idea progettuale, spesso utilizzato per il lancio delle start-up. Il racconto di “Start-up training at School”, realizzato dagli studenti, concorrerà ora al premio “Storie di alternanza”, bandito da Unioncamere.

“Siamo molto soddisfatti – ha affermato Angelo Davide Galeati – di poter collaborare con il Liceo Scientifico “Antonio Orsini” e ringraziamo la preside dell’Istituto, Nadia Latini, per averci offerto questa opportunità. Per la nostra azienda il rapporto con il territorio, in tutte le sue articolazioni, comprese le scuole, è fondamentale. Inoltre, poter fornire un piccolo contributo alla maturazione, negli studenti, di quelle competenze professionalizzanti come le abilità progettuali e di comunicazione, divenute sempre più importanti nel mondo del lavoro, è per noi fonte di ulteriore e grande soddisfazione”.

Al termine della presentazione Angelo Davide Galeati ha consegnato agli studenti coinvolti nelle attività un “Certificate of Achievement” della Sabelli spa.

 

Tratto da Picenotime.it

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Ansa – Terremoto: tre nuovi parchi gioco nel Piceno con Sabelli

(ANSA) – ARQUATA DEL TRONTO (ASCOLI PICENO), 11 DIC – Un segnale di rinascita nelle terre colpite dal terremoto che nel 2016 ha scosso il Centro Italia. Sono state consegnate oggi le targhe commemorative dei tre parchi giochi per bambini realizzati nei comuni di Arquata del Tronto, Acquasanta Terme e Montemonaco grazie ai contributi raccolti dall’iniziativa “Caciotta Solidale” promossa dalla Sabelli, storica azienda casearia di Ascoli Piceno. La cerimonia si è tenuta ad Arquata del Tronto alla presenza, tra gli altri, delle autorità cittadine dei tre centri interessati e dei due amministratori delegati del Gruppo Sabelli, Angelo Galeati e Simone Mariani. Il progetto della “Caciotta Solidale” ha preso il via nell’autunno del 2016, poche settimane dopo il sisma, su iniziativa del caseificio piceno.

Una speciale caciotta è stata distribuita per circa sei mesi in alcune delle principali catene italiane della Grande Distribuzione. Per ogni chilogrammo di prodotto venduto, un euro è stato messo a disposizione dell’iniziativa, consentendo di raccogliere 20.000 euro, investiti nell’acquisto di giochi e attrezzature per bambini da installare nei tre parchi del territorio Piceno. “La nostra azienda è strettamente connessa al territorio e subito dopo il tragico sisma ci siamo chiesti come potevamo dare, oltre ai primi aiuti, un segnale concreto di speranza alle popolazioni colpite – spiegano Galeati e Marianii -. Abbiamo scelto di sostenere la ricostruzione dei parchi perché vediamo nel gioco, momento di spensieratezza e aggregazione per eccellenza, un forte simbolo di ripresa della normale vita sociale, e di contrasto allo spopolamento”. Le attrezzature per il parco di Arquata del Tronto sono già state consegnate, mentre quelle per Acquasanta Terme e Montemonaco saranno pronte nei prossimi giorni. Con 123.000 tonnellate di latte fresco lavorato all’anno, 3 siti produttivi e 451 dipendenti e collaboratori, il gruppo Sabelli è una realtà consolidata nel mercato dei formaggi freschi di qualità.

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Ascoli Piceno, Sabelli è la ”Company to Watch 2017” secondo Cerved

Know how produttivo, efficienza, innovazione e ottime performance economiche: è grazie a questi elementi che il Gruppo Sabelli si è aggiudicato il riconoscimento “Company to Watch 2017” per il settore mozzarelle, assegnato dall’area Marketing Solutions di Cerved a chi riesce a distinguersi dai concorrenti per risultati e modalità di conduzione del business.

Dall’analisi di scenario del mercato condotta dall’information provider, il gruppo composto da Sabelli e Trevisanalat è inoltre risultato il secondo polo produttivo nel comparto delle mozzarelle da tavola, che ha visto nel 2016 una crescita nella produzione del 15% circa, raggiungendo una quota di mercato del 12%.

L’area Marketing Solutions di Cerved svolge annualmente 170 analisi sui principali settori dell’economia italiana. Il riconoscimento “Company to Watch” viene assegnato alla società che rispetto ai propri concorrenti e nel mercato di riferimento, si è distinta in base ad aspetti finanziari e di esecuzione delle attività. Nel caso di Sabelli, i fattori distintivi hanno riguardato il know how produttivo, con tecnologie all’avanguardia, sviluppo dei processi di produzione, qualità costante; il buon rapporto qualità / prezzo determinato dall’efficienza tecnologica, dall’accurata selezione della materia prima e dalle economie di scala; l’innovazione, sia nella realizzazione di nuovi prodotti che in relazione a nuovi processi di produzione.

“Con l’acquisizione di Trevisanalat di Castelfranco Veneto nel 2016, il gruppo Sabelli è diventato il secondo maggiore polo produttivo nel comparto delle mozzarelle, e il primo a proprietà italiana – commentano Angelo Galeati e Simone Mariani, Amministratori Delegati del gruppo Sabelli –. L’analisi di Cerved certifica una crescita costante nel comparto sia di Sabelli che di Trevisanalat e l’alta qualità dei prodotti e dei processi con cui siamo conosciuti nel mercato”.

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Il Gruppo Sabelli debutta all’Anuga

Con la prima partecipazione ad ANUGA “TASTE DE FUTURE” COLOGNE 2017 dal 07 al 11 ottobre, il Gruppo Sabelli punta ai mercati internazionali con specialità casearie come burrata e stracciatella e tante novità, tra cui la linea senza lattosio e la Linea Premium dedicata al canale professionale Ho.Re.Ca. La biennale fiera di Colonia è riconosciuta come la più importante fiera internazionale per il settore agroalimentare e consolida l’interesse dell’industria casearia ascolana verso i mercati internazionali.
ANUGA con 7400 espositori di 107 Paesi è la più grande fiera al mondo dedicata al Food & Beverage che coinvolge più di 160.000 operatori del settore e si sviluppa su una superficie di circa 280.000 mq. Qui, l’azienda di Ascoli Piceno, in vista dell’obiettivo 2018 di creare una propria rete commerciale per seguire direttamente i propri prodotti all’estero (l’export +12% nei primi
sei mesi del 2017), intende costruire rapporti con buyer, stakeholders e importatori di multinazionali alla ricerca di private label Made in Italy. La presenza dell’azienda marchigiana a questo importante evento è motivata innanzitutto dalla volontà di consolidare la propria potenza di fuoco in segmenti di mercato, quali burrata e stracciatella, specialità casearie fortemente ricercate all’estero, di cui è leader in Italia, sviluppando oltre il 30% dei volumi di mercato (dati IRI).
Inoltre, attraverso la recente acquisizione di Trevisanalat – Resana (TV) – Sabelli mira ad imporsi anche come partner affidabile per la produzione di mozzarelle a marchio per le
principali insegne GDO internazionali. Infine il presidio del segmento benessere, tradotto nella realizzazione della nuova linea senza lattosio, su cui è in atto un processo di innovazione volto ad ampliare l’intera gamma. Durante saranno presentate le nuovissime Mozzarelline senza lattosio da 125g, studiate ad hoc per soddisfare particolari esigenze di consumo.
Sabelli sarà presente ad ANUGA (Colonia, 7-11 ottobre 2016) nello Stand F 059 della Hall Anuga Dairy 10.1, uno spazio che conterrà tutta la ricchezza e la varietà agroalimentare internazionale.

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La Repubblica – Il Gruppo Sabelli, eccellenza casearia

L’azienda. Nato nel 1921 a Boiano, nel Molise, come un piccolo caseificio, oggi è tra le società leader nel mercato.

Il Gruppo Sabelli, eccellenza casearia

Tradizione, qualità e bontà descrivono i prodotti della società marchigiana che, dal 2016, ha ampliato il mercato

La storia del gruppo Sabelli ha radice nell’Italia degli anni Venti del Novecento quando, Nicolangelo Sabelli, insieme al figlio Archimede, dà avvio ad un piccolo caseificio a Boiano, la “patria del fiordilatte”, nel Molise. Fondamentali gli anni ’50, il periodo post guerra, in cui aveva iniziato una crescita inarrestabile grazie al trasferimento dell’attività nelle Marche, che è culminata nel 1977, anno di apertura dell’attuale stabilimento nella zona di Ascoli Piceno. Oggi, quello che era nato come un modesto caseificio, si è trasformato in un imponente azienda guidata da Angelo Davide Galeati e Simone Mariani che rappresentano la quarta stagione della famiglia Sabelli.

I PRODOTTI

Tradizione, qualità e bontà sono le tre parole chiave per descrivere i prodotti del marchio Sabelli. La tradizione è quella casearia che vanta una storia familiare consolidatasi nel tempo; la qualità è quella data dalla sicurezza industriale garantita ai consumatori dalle numerose certificazioni qualità che permettono di ricostruzione ogni fase della lavorazione con un processo controllato lungo la filiera produttive e, infine, la bontà che è confermata delle proprietà organolettiche dei prodotti e da un gusto inconfondibile.

Mozzarelle, ricotte, formaggi freschi, scamorze e caciotte, ma anche burrata, stracciatelle e trecce  (le ultime nate) sono prodotte con il latte proveniente dalle fattorie del Gran Sasso, una gamma di specialità ampia e completa, proposta con una scelta diversificata anche all’interno della stessa classe di prodotto, per rispondere ad ogni esigenza e mantenere intatte le caratteristiche di freschezza, dolcezza del gusto e delicatezza del palato.

Non bisogna dimenticare che l’azienda marchigiana è stata la prima a inventare,  vent’anni fa, i bocconcini di mozzarella da 15 grammi, che oggi sono proposti da tutti i brand; questo a conferma del continuo spirito di innovazione del marchio.

IL GRUPPO SABELLI SPA

Sabelli oggi rappresenta il secondo polo per la produzione di mozzarelle ed è leader incontrastato nella vendita di stracciatella e burrata (dati Gdo), i nuovi prodotti che hanno riscontrato un successo immediato.  Il caseificio Sabelli ha da sempre prodotto formaggi freschi di alta qualità per un consumatore attento e disposto per questo motivo ad investire più risorse, tuttavia il gruppo ha espresso la volontà di essere presente in tutti i segmenti del mercato, dai prodotti di nicchia fino al mass market , con l’acquisizione nel 2016 della complementare Travisanalat  di Castelfranco Veneto e della Ekolat di Vipava, in Slovenia, una strategia concepita proprio per rispondere alla concorrenza tedesca, che ha permesso di raddoppiare la produzione.

In questo modo il Gruppo Sabelli viene ora incontro alle esigenze di tutti i consumatori garantendo, accanto ai formaggi freschi con il marchio Sabelli, prodotti caseari con prezzi più bassi, presenti anch’essi in tutti i supermercati nazionali.

AMBIENTE E PROGETTI FUTURI

Si tratta di un gruppo che guarda al futuro, con un’attenzione costante per lo sviluppo, l’innovazione e l’espansione verso nuovi mercati e al rispetto dell’ambiente grazie alla Green Strategy aziendale che prevede il risparmio di grandi quantitativi d’acqua potabile, grazie al riciclo dell’acqua ricavata dal siero del latte per i lavaggi industriali, oltre alla produzione interna di energia elettrica con i pannelli fotovoltaici.

Tra i prossimi progetti l’ideazione di altri prodotti senza lattosio legati al wellness.

 

fonte: la Repubblica – 15 settembre 2017

 

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Così Sabelli ha salvato la fiera del latte dai danni del sisma

Tratto da Avvenire – Articolo di Daniele Garaviglia

Dall’agosto 2016 a oggi le ripetute scosse sismiche nel centro Italia non hanno provocato danni ingenti soltanto al patrimonio edilizio pubblico e privato- con costi per la prima ricostruzione stimati in 23 miliardi di euro. ma hanno messo a rischio o portato alla chiusura migliaia di attività economiche , che minando intere filiere agroalimentari e artigianali. Un piccolo ma importante segnale di ripresa viene però dal mondo lattiero-caseario: la Sabelli Spa, storica azienda marchigiana specializzata nella lavorazione del latte e nella produzione di formaggi, con un fatturato aggregato superiore ai 120 milioni di euro dopo la recente acquisizione di Trevisanalat, ha garantito la continuità produttiva a centinaia di piccoli allevatori, grazie al ritiro quotidiano del latte munto sin dal giorno successivo alla prima drammatica scossa.

Una politica di responsabilità sociale che ha origini lontane, come racconta l’amministratore delegato Simone Mariani, nipote del fondatore Archimede Sabelli: “ In mezzo secolo di lavoro nell’area tra le Marche e l’Abruzzo mio nonno ha contribuito a creare da zero la filiera zootecnica, aiutando gli agricoltori a diversificare la loro attività con l’introduzione delle vacche da latte. La Sabelli ha di subito scelto la strada della filiera corta:abbiamo deciso di costruire rapporti stabili di fornitura con tanti piccoli allevatori per assicurarci la miglior qualità delle materia prima e valorizzare il nostro territorio”.

Oggi Sabelli, tra i primi quattro player italiani nella produzione di mozzarella, ricotta e formaggi vari, raccoglie il latte presso 250 aziende agricole situate nella grande area appenninica centrale, che coincide con la zona del cratere sismico, per avviarlo allalavorazione nello stabilimento di Ascoli Piceno, dove operano 200 addetti. Cosa è successo dopo il primo terremoto? “Ci siamo trovati nella condizione di non poter mandare i nostri camion nell’entroterra a ritirare il latte, perché c’erano frane e altri blocchi della mobilità. Ciò avrebbe comportato una grave riduzione della materia prima da trasformare, anche se avremmo potuto approvvigionarci diversamente, ma soprattutto un enorme danno economico per tutti gli allevatori colpiti, che avrebbero dovuto distruggere il latte raccolto ogni giorno in stalla. Abbiamo messo in piedi una macchina organizzativa molto complessa , garantendo il ritiro del latte con piccoli camion dotati di minicisterne, che consentissero di raggiungere anche le zone più disagiate.

Di fatto non abbiamo lasciato un solo litro di latte nelle stalle neanche il giorno dopo il terremoto, neppure dopo i terremoti successivi. Abbiamo anche messo a disposizione le cisterne per portare acqua potabile nelle stalle per abbeverare il bestiame”.

Forte di una presenza capillare nel mondo della grande distribuzione, la Sabelli ha anche lanciato una campagna di solidarietà: “Abbiamo creato la “caciotta solidale”, in vendita da qualche settimana nei punti vendita dei principali gruppi della gdo. Per ogni chilo di prodotto che va sul mercato noi doneremo un euro per progetti di ricostruzione nell’area colpita dal sisma, al fine di creare parchi giochi o strutture ricreative all’aperto, in particolare luoghi di socializzazione per mamme e bambini”. Lo storico e vitale rapporto con il territorio, manifestatosi in modo tangibile proprio nel momento più drammatico, non impedisce alla Sabelli di avere una visione di ampio respiro: “Siamo nati esportatori-aggiunge Sabelli- e stiamo investendo su un ambito che diventerà il principale canale di sviluppo del nostro business. Nel prossimo triennio stimiamo ricavi per circa 15 milioni di euro sui mercati esteri”.

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Il Gruppo Sabelli al centro del corso di Business Marketing

L’università diventa ponte tra impresa e territorio con lo studio di case history aziendali e con analisi approfondite sul campo. È in quest’ottica che il Gruppo Sabelli, importante azienda nazionale del settore lattiero-caseario, è diventata oggetto di studio nel corso di Business Marketing della Facoltà di Economia dell’Università Politecnica delle Marche. Lo studio, risultato di un lavoro in team degli studenti della durata di alcuni mesi, è stato presentato giovedì scorso nella sede universitaria della stessa Facoltà di Economia alla presenza del Professor Gian Luca Gregori, Pro-Rettore dell’Università Politecnica delle Marche e di Angelo Davide Galeati, AD del Gruppo Sabelli.

Fonte: Il Resto del Carlino (ed. Ancona), 20/05/2017

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